mercoledì 1 agosto 2012


I comuni fanno cassa con le multe, anche raddoppiati obiettivi di gettito 2012




Roma, 28 lug. (Adnkronos) - Nelle grandi città e nei piccoli comuni. Da Milano a Piove di Sacco (Pd), senza eccezioni. Le multe si confermano la voce di entrata più gettonata per far quadrare i conti. Anzi, le aspettative delle amministrazioni crescono: l'obiettivo di gettito per il 2012 è ovunque più alto, in qualche caso raddoppiato rispetto al 2011. E' quanto emerge da un'indagine dell'Adnkronos sui bilanci di previsione dei comuni, che aggiorna le stime per l'anno in corso.

La previsione dell'incasso, indicata ufficialmente nel bilancio di previsione approvato dal consiglio comunale, viene infatti costruita partendo dal dato dell'anno precedente e puntando ad un incremento percentuale, in nessun caso inferiore al 10%. In media è del 20%, ma si registrano vere e proprie acrobazie contabili nei comuni in cui, pur di pianificare il pareggio di bilancio, si arriva a raddoppiare la cifra dell'anno precedente.

Emblematici i dati delle grandi città. A Milano è del 12,8% la previsione di aumento delle entrate per le sanzioni emesse dalla Polizia Locale rispetto al 2011, passano da 93 milioni di euro del consuntivo 2011 ai 105 milioni previsti per il 2012. Il comune di Bologna ha invece inaugurato la stagione della 'tolleranza zero' sulle multe non pagate. Non a caso, dopo i cali registrati nei due anni precedenti, nelle previsioni di bilancio del Comune è previsto un deciso aumento del gettito proveniente dalle violazioni al codice della strada: 52,4 mln per il 2012. In linea Firenze, con multe per oltre 51 mln nel bilancio preventivo 2012.


Passando ai comuni più piccoli, calano ovviamente i numeri assoluti ma è il rapporto con gli abitanti a rendere i dati significativi. Trento, 117mila abitanti, e Cittadella (Pd), 20mila abitanti, hanno più o meno lo stesso obiettivo, a 2 mln di euro. Il gettito preventivato dal comune di Pistoia, 90mila abitanti, è di tre volte superiore, pari a 6 mln. Ad Avezzano (Aq), 40mila abitanti, si punta a 1,1 mln; a Parma, 188mila abitanti, si vogliono incassare 11,4 mln.
 
E in molti casi, viste le previsioni troppo ottimistiche, a metà anno, più o meno in questo periodo, è il caso di accelerare con le multe per centrare il target fissato. Emblematico il caso di Pavia: l'obiettivo indicato in un documento consegnato dal comune alla polizia locale, a inizio anno, fissa un incremento delle multe per il 2012 del 20% rispetto al 2011. Nei comuni ancora più piccoli spesso la situazione diventa quasi paradossale. A Orbetello, 15mila abitanti, è rilevante lo scarto rispetto all'anno scorso: per il 2012 sono  previste più  multe  per  253mila



euro. Piove di Sacco (Pd), 19mila abitanti, vede più che raddoppiata  la  previsione  di  incassi da multe: al capitolo destinato alle sanzioni del codice della strada, sono indicati proventi per 690 mila euro. L'anno scorso erano 350 mila. Nel piccolo comune vicentino di Piovene Rocchette le multe sono diventate un vero e proprio 'caso'. Il sindaco Maurizio Colman ha denunciato quello che ritiene un vero e proprio sabotaggio, per ragioni sindacali, da parte degli agenti della sua polizia locale che avrebbero volutamente operato per non raggiungere il target fissato. Su un bilancio che ammonta complessivamente a 5.576.512,55 euro complessivi, i proventi stimati delle contravvenzioni ammontano a 980mila euro.

I numeri nazionali, del resto, sono inequivocabili. In Italia, in media, negli ultimi tre anni, sono state staccate ogni anno circa 14 mln di multe, 1.600 all'ora. I ricavi, sommando quelli assicurati dalle polizie locali (circa 1,6 miliardi di euro) e da quelle nazionali, Polstrada e Carabinieri (circa 400 milioni di euro), portano nelle casse dello Stato circa 2 miliardi di euro all'anno. Una cifra che si traduce in un tassa occulta di 35 euro per ogni italiano, che nelle grandi città diventa di almeno 100 euro.

C'è poi il problema dell'impiego delle risorse che arrivano dalle multe. La legge, nello specifico l'articolo 208 del Codice della Strada, prevede che almeno il 50% dei proventi vadano reinvestiti in attività a favore della sicurezza e della prevenzione degli incidenti stradali. Una prescrizione che viene spesso disattesa.

Anche in questo caso, andando a verificare nei bilanci, si trovano comportamenti virtuosi e meno, tanto che poi in sede di bilancio consuntivo si evidenziano macroscopiche violazioni della legge. A Trezzo sull'Adda (MI), il comune destina 70.000,00 dei proventi derivanti da sanzioni amministrative pecuniarie per violazione alle norme del Codice della Strada, stimati per l'esercizio 2012 in 140.000 euro, alla manutenzione delle strade e alla sicurezza stradale. A Monza, la Polizia locale ha rinnovato il parco auto e ha pagato sei Alfa Romeo 159 station wagon, una stazione mobile e uno scooter elettrico con i proventi delle sanzioni previste dal codice della strada.


IL COMMENTO DELLA REDAZIONE


la notizia è di quella che fa discutere, tanto l’operatore di polizia locale quanto il comune cittadino, soprattutto il comune cittadino che, già abbondantemente aggredito nel corso degli ultimi mesi dalle  inevitabili ( almeno, così ci dicono … ) tasse, ora si sente vittima di un ulteriore quanto imprevisto salasso.

Abbiamo deciso di pubblicare integralmente l’articolo (per i non credenti, la fonte è reperibile all’indirizzo: http://notizie.tiscali.it/feeds/12/07/28/t_16_01_ADN20120728165732.html?ultimora), senza apportare alcuna modifica,  così da consentire ad ogni lettore una valutazione sulla notizia.



Ma dal nostro punto di vista esprimiamo disappunto ed amarezza su come venga vista da taluni personaggi della politica locale l’utilizzo della propria polizia.

Non è dato sapere se sia stato esattamente riportato ciò che ha dichiarato il professor Maurizio Colman, Sindaco in quel di Piovene Rocchette, ridente cittadina in provincia di Vicenza, ma se quanto scritto sui giornali corrispondesse a verità c’è da stare poco allegri.

Il sindaco ha denunciato quello che ritiene un vero e proprio sabotaggio, per ragioni sindacali, da parte degli agenti della sua polizia locale che avrebbero volutamente operato per non raggiungere il target fissato “, scrive l’agenzia Adnkronos.

Ma cosa vuol dire “ il target fissato “ da parte dell’Amministrazione in sede di redazione del bilancio di previsione ? forse significa che la polizia locale, anziché occuparsi di sicurezza, deve svolgere il lavoro del gabelliere ? E se a Piovene Rocchette la gente facesse particolare attenzione  per evitare di buttare via soldi, visti i tempi di magra, in sanzioni amministrative ? cosa vuole fare il Sindaco, mettere alla gogna sulla pubblica piazza gli operatori della polizia locale ?

Caro Professore, non ci siamo ! e da questa rivista ( letta ormai in tutta Italia, isole comprese …) denunciamo pubblicamente questo modo assurdo di pensare prima, che di impiegare poi la polizia locale: in Italia c’è bisogno di sicurezza, i soldi li vada a cercare altrove.

Siamo stanchi di essere in balia di autentici dilettanti della politica e soprattutto di vederci trattati come agenti della riscossione dei Comuni, siamo delusi dall’atteggiamento assolutamente irriverente da parte dei “ padroni della baracca “ nei confronti di lavoratori che, con tutti i difetti possibili ed immaginabili che possono avere, hanno comunque il diritto a vedere riconosciuto un aspetto fondamentale della loro persona: la dignità.

Quella che alcuni politici locali farebbero bene a cercare altrove.