I comuni fanno cassa con le multe, anche raddoppiati obiettivi di gettito 2012
Roma, 28 lug. (Adnkronos) - Nelle grandi città e
nei piccoli comuni. Da Milano a Piove di Sacco (Pd), senza eccezioni. Le multe
si confermano la voce di entrata più gettonata per far quadrare i conti. Anzi,
le aspettative delle amministrazioni crescono: l'obiettivo di gettito per
il 2012 è ovunque più alto, in qualche caso raddoppiato rispetto al 2011. E'
quanto emerge da un'indagine dell'Adnkronos sui bilanci di previsione dei
comuni, che aggiorna le stime per l'anno in corso.
La previsione dell'incasso, indicata
ufficialmente nel bilancio di previsione approvato dal consiglio comunale,
viene infatti costruita
partendo dal dato dell'anno precedente e puntando ad un incremento percentuale,
in nessun caso inferiore al 10%. In media è del 20%, ma si registrano vere e
proprie acrobazie contabili nei comuni in cui, pur di pianificare il pareggio
di bilancio, si arriva a raddoppiare la cifra dell'anno precedente.
Emblematici i dati delle grandi città. A
Milano è del 12,8% la previsione di aumento delle entrate per le sanzioni
emesse dalla Polizia Locale rispetto al 2011, passano da 93 milioni di euro del
consuntivo 2011 ai 105 milioni previsti per il 2012. Il comune di Bologna ha
invece inaugurato la stagione della 'tolleranza zero' sulle multe non pagate.
Non a caso, dopo i cali registrati nei due anni precedenti, nelle previsioni di
bilancio del Comune è previsto un deciso aumento del gettito
proveniente dalle violazioni al codice della strada: 52,4 mln per il 2012. In
linea Firenze, con multe per oltre 51 mln nel bilancio preventivo 2012.
Passando ai comuni più piccoli, calano
ovviamente i numeri assoluti ma è il rapporto con gli abitanti
a rendere i dati significativi. Trento, 117mila abitanti,
e Cittadella
(Pd), 20mila abitanti,
hanno più o meno lo stesso obiettivo, a 2 mln di euro. Il gettito
preventivato dal comune di Pistoia, 90mila abitanti,
è di tre volte superiore, pari a 6 mln. Ad Avezzano (Aq), 40mila abitanti,
si punta a 1,1 mln; a Parma, 188mila abitanti,
si vogliono incassare 11,4 mln.
E in molti casi, viste le previsioni
troppo ottimistiche, a metà anno, più o meno in questo periodo, è il caso di
accelerare con le multe per centrare il target fissato. Emblematico il caso di
Pavia: l'obiettivo indicato in un documento consegnato dal comune alla polizia
locale, a inizio anno, fissa un incremento delle multe per il 2012 del 20%
rispetto al 2011. Nei
comuni ancora più piccoli spesso la situazione
diventa quasi paradossale. A Orbetello, 15mila abitanti,
è rilevante lo scarto rispetto all'anno scorso: per il 2012 sono previste più multe per
253mila
euro. Piove di Sacco (Pd), 19mila abitanti,
vede più che raddoppiata la previsione di incassi
da multe: al capitolo
destinato alle sanzioni del codice della strada, sono indicati proventi per 690
mila euro. L'anno scorso erano 350 mila. Nel piccolo comune vicentino di
Piovene Rocchette le multe sono diventate un vero e proprio 'caso'. Il sindaco
Maurizio Colman ha denunciato quello che ritiene
un vero e proprio sabotaggio, per ragioni sindacali, da parte degli agenti
della sua polizia locale che avrebbero volutamente operato per non raggiungere
il target fissato. Su un bilancio che ammonta complessivamente a 5.576.512,55
euro complessivi, i proventi stimati delle contravvenzioni ammontano a 980mila
euro.
I numeri nazionali, del resto, sono
inequivocabili. In Italia, in media, negli ultimi tre anni, sono state staccate
ogni anno circa 14 mln di multe, 1.600 all'ora. I ricavi, sommando quelli
assicurati dalle polizie locali (circa 1,6 miliardi di euro) e da quelle
nazionali, Polstrada e Carabinieri (circa 400 milioni di euro), portano nelle
casse dello Stato circa 2 miliardi di euro all'anno. Una cifra che si traduce
in un tassa occulta di 35 euro per ogni italiano,
che nelle grandi città
diventa di almeno 100 euro.
C'è poi il problema dell'impiego delle
risorse che arrivano dalle multe. La legge, nello specifico l'articolo 208 del
Codice della Strada, prevede che almeno il 50% dei proventi vadano reinvestiti in
attività a
favore della sicurezza e della prevenzione degli incidenti stradali. Una
prescrizione che viene spesso disattesa.
Anche in questo caso, andando a verificare
nei bilanci, si trovano comportamenti virtuosi e meno, tanto che poi in sede di
bilancio consuntivo si evidenziano macroscopiche violazioni della legge. A
Trezzo sull'Adda (MI), il comune destina 70.000,00 dei proventi derivanti da
sanzioni amministrative pecuniarie per violazione alle norme del Codice della
Strada, stimati per l'esercizio 2012 in 140.000 euro, alla manutenzione delle strade
e alla sicurezza stradale. A Monza, la Polizia locale ha rinnovato il parco
auto e ha pagato sei Alfa Romeo 159 station wagon, una stazione mobile e uno
scooter elettrico con i proventi delle sanzioni previste dal codice della
strada.
IL
COMMENTO DELLA REDAZIONE
la notizia è di quella che fa discutere, tanto l’operatore di polizia locale quanto
il comune cittadino, soprattutto il comune cittadino
che, già abbondantemente aggredito nel corso
degli ultimi mesi dalle inevitabili
( almeno, così ci dicono … ) tasse, ora si sente vittima
di un ulteriore quanto imprevisto salasso.
Abbiamo deciso di pubblicare
integralmente l’articolo (per i non credenti, la fonte è reperibile all’indirizzo:
http://notizie.tiscali.it/feeds/12/07/28/t_16_01_ADN20120728165732.html?ultimora),
senza apportare alcuna modifica, così da
consentire ad ogni lettore una valutazione sulla notizia.
Ma dal nostro
punto di vista esprimiamo disappunto ed amarezza su come venga vista da taluni
personaggi della politica locale l’utilizzo
della propria polizia.
Non è dato
sapere se sia stato esattamente riportato ciò che ha dichiarato il professor Maurizio Colman, Sindaco in
quel di Piovene Rocchette, ridente cittadina
in provincia di Vicenza, ma se quanto scritto
sui giornali corrispondesse a verità c’è da stare
poco allegri.
“Il
sindaco ha denunciato quello che ritiene
un vero e proprio sabotaggio, per ragioni sindacali, da parte degli agenti
della sua polizia locale che avrebbero volutamente operato per non raggiungere
il target fissato “, scrive l’agenzia Adnkronos.
Ma cosa vuol dire “ il target fissato “ da parte dell’Amministrazione in sede di
redazione del bilancio di previsione ? forse significa che la polizia locale, anziché
occuparsi di sicurezza, deve svolgere il lavoro del gabelliere ? E se a Piovene
Rocchette la gente facesse particolare attenzione per evitare di buttare via soldi, visti i tempi di
magra, in sanzioni amministrative ? cosa vuole fare il Sindaco, mettere alla
gogna sulla pubblica piazza gli operatori della polizia locale ?
Caro
Professore, non ci siamo !
e da questa rivista ( letta ormai in tutta Italia, isole comprese …) denunciamo
pubblicamente questo modo assurdo di pensare prima, che di impiegare poi la
polizia locale: in Italia c’è bisogno di sicurezza, i soldi li vada a cercare
altrove.
Siamo stanchi di essere in balia di
autentici dilettanti della politica
e soprattutto di vederci trattati come agenti della riscossione dei Comuni,
siamo delusi dall’atteggiamento assolutamente irriverente da parte dei “
padroni della baracca “ nei confronti di lavoratori che, con tutti i difetti
possibili ed immaginabili che possono avere, hanno comunque il diritto a vedere riconosciuto un aspetto
fondamentale della loro persona: la dignità.
Quella che alcuni politici locali farebbero bene a cercare altrove.