martedì 6 agosto 2013





REGIONE PIEMONTE
SEGRETERIA PROVINCIALE ALESSANDRIA




SULPL ALESSANDRIA NEWS

Periodico di informazione tecnica, giuridica, sindacale e di attualità
per gli operatori della polizia locale
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edizione speciale  – 7 agosto 2013

Chi all'onor suo manca un momento, non vi ripara poi in anni cento

Roma, vigilessa aggredita da 4 minorenni con sputi e calci: ''Erano furie''

Nella stazione Metro di piazza di Spagna. Tre delle ragazze, rom, vengono fermate.


Ha chiesto loro di non fumare, poi ha avvertito i passeggeri: “Attenti alle borseggiatrici”. E a quel punto è scattata la furia.  L’aggressione è avvenuta nella fermata della Metro A di piazza di Spagna. La vittima è Claudia Macri, maresciallo della Polizia di Roma Capitale: prima gli sputi, dopo i calci, fino quasi a farla svenire. Ad aggredirla quattro ragazzine Rom, tutte minorenni.

                      “Erano delle furie”

“Erano delle furie, mi hanno colpita ovunque, sono rimasta a terra, ho cercato di proteggermi, ma loro, quelle ragazzine, erano violentissime”: ha detto il maresciallo a Il Messaggero.
“Hanno iniziato ad insultarmi, a dire parolacce, poi mi hanno sputato: sul volto, sulla divisa”. La banda di borseggiatrici cerca di scappare. Ma la vigilessa non si arrende: “Le ho rincorse, non ho avuto paura, non ci ho pensato un attimo, forse sono state incosciente, ma in quel momento ho sentito che dovevo agire così: dovevo difendere i passeggeri e la divisa, l'oltraggio dello sputo è insopportabile”.

                       Ora in una struttura

Un gruppo di turisti ha successivamente riconosciuto le quattro rom come le autrici del furto di una borsetta con 500 euro, quattro carte di credito e una macchina fotografica.
Le tre ragazze fermate (la quarta è riuscita a scappare) sono state denunciate al tribunale per i minorenni che le ha affidate a una struttura sociale. ( fonte: http://www.ilsalvagente.it )
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SIAMO ALLE SOLITE

e continuiamo a prendere botte in nome della sicurezza, di quella sicurezza tanto richiesta dalla gente e patrocinata dalle Amministrazioni Locali che spesso è però sorda alle nostre più elementari richieste.

E allora ritorniamo a richiedere a gran voce il rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro, quel tanto decantato Decreto Legislativo 81/2008 che avrebbe dovuto essere la svolta nella prevenzione degli infortuni e che invece ancora una volta resta e rimane nei cassetti dei buoni propositi.

Cosa fare da subito ?

Intanto evitare di programmare servizi svolti da agenti singoli: in ogni Città è sempre più pericoloso affrontare qualunque situazione operativa ( la collega romana aveva solo chiesto di spegnere una sigaretta in zona dove è vietato fumare ) e poi dotare – da subito, senza ulteriore indugio – tutti gli operatori di strumenti indispensabili per la protezione – lo ribadiamo: per la loro protezione - e non per assalire l’inerme cittadino.

Gli spray non sono classificati come armi, sono di libera vendita e quindi possono essere liberamente detenuti anche dagli operatori di polizia locale.

E poi una riflessione da segnalare ai politici nazionali che appaiono sempre più lontani dalle esigenze del popolo: tra una riforma e l’altra ( intanto stiamo aspettando la novella che modifica il codice della strada, è attesa per la prossima settimana la solita miniriforma estiva che getterà nel caos tutti i Comandi … ne parliamo nelle pagine seguenti ) se si pensasse a modificare il vecchio e ormai superato D.P.R. 488/88 in materia di processo penale di imputati minorenni, riconsiderando il fatto che i delinquenti sono sì minorenni ma che sono delinquenti, ne saremmo lieti.

Perché non è più possibile assistere alle commedie che si consumano nei Tribunali per i minorenni dove tra assistenti sociali e avvocati difensori si cercano sempre soluzioni che non portano mai a nulla di concreto, ma che rimettono in strada il delinquente minorenne.

Alla collega Claudia Macri la solidarietà di tutti quanti noi, ai politici invece suoniamo la sveglia, perché siamo davvero stufi di prendere botte.

La Redazione di SULPL Alessandria News

 

martedì 28 maggio 2013





SULPL ALESSANDRIA NEWS

Periodico di informazione tecnica, giuridica, sindacale e di attualità
per gli operatori della polizia locale
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numero 47 – 28 maggio 2013

Ma si vuole davvero combattere l’evasione fiscale in Italia?

Anche dalla UE la richiesta di una nuova piattaforma per combattere l'evasione fiscale.

La commissione dell'Unione Europea insiste sulla lotta all'evasione fiscale e lancia una nuova iniziativa per rendere più complicata la vita agli evasori: una piattaforma dove le ONG (organizzazioni non governative, ), le Autorità Nazionali, il Parlamento Ue ed altri esperti nominati dalla commissione si assicureranno che gli Stati membri stiano portando avanti una efficace lotta alle frodi al fisco.


Basta fare un giro in qualunque Città del Paese o negli stabilimenti balneari per vedere quanto sia incredibile il fenomeno al quale oramai assistiamo impotenti, fenomeno stranamente tollerato in Italia e giustificato dal pietismo del popolo e dei nostri governanti.

LECCE - Cover e occhiali, i Vigili Urbani stoppano gli ambulanti abusivi

JESOLO - blitz contro gli abusivi: oltre 800 articoli sequestrati in sei ore


Eppure ho letto in tutti programmi elettorali tra gli obiettivi prioritari “ la lotta all’evasione “ ed il “ rilancio dell’economia “. Già: ma come fare ? Noi riteniamo che contrastare il commercio abusivo ( per lo più di prodotti “ taroccati “ ) possa già essere una prima risposta, sia per il recupero dell’evasione che per favorire un minimo di rilancio dell’economia manifatturiera.


Commercio abusivo, blitz dei Vigili Urbani al mercato di Teramo

LECCO - Venditori abusivi: maxi sequestro della Polizia Locale


I conti: nella sola Provincia di Alessandria – che proprio turistica  non è - si stima che sia di oltre un milione di Euro al mese il valore dell’evasione fiscale tra mancato versamento dell’IVA e dei contributi INAIL, INPS, TOSAP e TARSU da parte di questi Signori.

Che moltiplicato per dodici mesi all’anno e per il numero delle Province italiane  fa una bella sommetta: oltre un miliardo e mezzo di Euro. Soldi con i quali si possono fare tante cose e soprattutto si può cominciare a far ripartire la produzione nostrana.

Qui non si tratta di essere nazionalisti ( che poi non sarebbe proprio malaccio in questo difficile momento ) ne’ di accanirsi con quel manipolo di disperati che arriva in Italia con la speranza di sopravvivere, anzi. Qui si chiede uguaglianza di diritti e di doveri, si chiede di contrastare il fenomeno delle truffe e delle evasioni fiscali, a cominciare da questo piccolo fenomeno.

Occorre certamente una presa di coscienza da parte del popolo, da sempre interessato all’acquisto del prodotto griffato e – se taroccato – a prezzo accessibile, ma occorre una severa riflessione da parte della politica, a cominciare da quella locale, che deve tutelare chi paga le tasse e contrastare chi le evade.

Da parte nostra siamo pronti, basta leggere i titoli dei giornali che danno risalto alle nostre operazioni. Ma non basta, occorre certamente fare di più.

E allora lasciateci fare un’esortazione al Presidente del Consiglio Letta ed a tutti i politici di ogni ordine e grado, passiamo dalle parole ai fatti e diamo concretamente una mano alle nostre aziende. Avremo qualche posto di lavoro in più, sia nei negozi che nelle fabbriche.

E se lo volete davvero, fatelo.


LA REDAZIONE

leggi qua:
http://www.sulpl.it/wp-content/uploads/2013/05/SULPL-ALESSANDRIA-NEWS-n.-47-_-28-maggio-2013.pdf

martedì 30 aprile 2013




SULPL ALESSANDRIA NEWS

Periodico di informazione tecnica, giuridica, sindacale e di attualità
per gli operatori della polizia locale
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numero 46 – 29 aprile 2013

Chi all'onor suo manca un momento, non vi ripara poi in anni cento

Sparatoria a Palazzo Chigi: feriti 2 carabinieri
L'attentatore: «Puntavo ai politici»

Il brigadiere Giangrande grave in prognosi riservata ma è «vigile e capisce». Letta: «Ognuno faccia il suo dovere»

Alessandria, 29.4.2013

Si era alzato di buon ora il brigadiere, domenica mattina gli toccava un lavoro semplice e uscito di casa aveva detto a sua figlia “ ci vediamo più tardi “. Si era vestito bene, come faceva tutte le mattine per andare in servizio. Perché l’Arma è esigente e vuole che siano tutti in ordine e lui, Giuseppe, ci teneva a quella divisa, come tutti noi.
Non aveva fatto i conti con la follia di un uomo che senza neppure avercela con lui domenica mattina alle 11.40 ha cambiato per sempre la sua vita, quella di sua figlia e quella di tanti colleghi ed amici, sconvolti dalla notizia.

Le immagini che scorrevano su tutte le televisioni erano impietose e mostravano l’impotenza di un uomo che non è mai abbastanza preparato di fronte alla imprevedibile follia umana.
 



In un attimo uno sparo, Giuseppe è stramazzato a terra, sanguinante. Chissà cosa è passato per la mente di Giuseppe in quei momenti interminabili, chissà se pensava a sua figlia, alla moglie che se ne è andata a gennaio lasciandolo improvvisamente solo.


Maledetto  lavoro, 1500 euro al mese non giustificano un rischio cosi’ alto. Indossare una divisa oggi significa essere un bersaglio per la rabbia, per la frustrazione della gente, arrabbiata ed incarognita contro lo Stato, contro il potere politico che una divisa difende per 1500 euro a mese.

Non si può morire per 1500 euro al mese, No, non si può morire per così poco e senza motivo, solo perché indossi una divisa.



Solo il giorno prima un altro ragazzo, Tiziano Della Ratta, appuntato dei carabinieri in servizio al nucleo operativo della compagnia di Maddaloni, si era beccato due pallottole da un certo Angelo Covato, un balordo di diciotto anni, ed ha pagato con la vita il servizio che rendeva alla gente, alla Città, alla Nazione. Anche lui per 1500 euro al mese.

Basta morti in divisa, occorre rispondere con severità e determinazione a chi commette reati, per appagare il sentimento di giustizia che ci pervade e per impedire ad altri di commettere gli stessi errori. Per la Presidente della Camera, l’On. Laura Boldrini "La violenza non può essere un opzione" e tutti quanti noi ci associamo al suo pensiero ma ci consenta una riflessione: per l'esercizio della giustizia deve esistere un codice che classifica i comportamenti non ammessi nella comunità umana, e una struttura giudicante che traduca il dettame della legge in una conseguente azione giudiziaria. Che deve essere poi scontata per intero.
Poi forse basteranno anche 1500 euro al mese, perché la dignità non ha prezzo.

“ Forza Giuseppe,  tieni duro. Devi vivere per tua figlia. Devi vivere per te e per tutti noi che ti siamo vicini ".

SULPL ALESSANDRIA