SULPL ALESSANDRIA NEWS
Periodico
di informazione tecnica, giuridica, sindacale e di attualità
per
gli operatori della polizia locale
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numero 45 – 7 aprile 2013
Chi all'onor suo manca un momento,
non vi ripara poi in anni cento
SPECIALE CONVEGNO VILLA POMELA 2013
giornata di studio per operatori di polizia
locale
novi ligure - hotel villa pomela
venerdì 12 aprile 2013
con il patrocinio di
Ormai ci siamo, ancora pochi giorni ci separano da uno degli
appuntamenti formativi più importanti dell’anno, organizzati da questa
struttura.
Nello splendido scenario di Villa Pomela, a Novi Ligure
l’edizione 2013 della giornata di studio verterà sull’attualissimo problema dell’utilizzo delle immagini e dei
filmati scaricati dagli impianti di videosorveglianza presenti ormai in molti
Comuni, ma anche di quelli acquisiti con telefonini, tablet o soltanto con
macchine fotografiche.
Il dibattito sulla legittimità dell’utilizzo delle immagini
da parte delle Forze di Polizia è sempre aperto e sotto la regia di Luciano
Asborno, giornalista de “ Il Piccolo “ di Alessandria si discuterà nel corso
dei lavori ricorrendo ad autorevoli ed esperti docenti.
con il patrocinio di Serravalle Outlet Designer
l’utilizzo
delle riprese video e fotografiche per l’accertamento dei reati
e delle
violazioni al codice della strada
NOVI LIGURE – RELAIS VILLA POMELA, Via Serravalle,
69 - 15067 Novi Ligure (AL)
PROGRAMMA LAVORI
ore 8.30 – accreditamento
ore 9.00 – inizio
lavori e saluti del Segretario Generale Dott. Claudio Mascella
ore 9.15 – condizioni
e limiti dell'utilizzabilità processuale delle riprese tratte dai sistemi di
videosorveglianza "
relatore: Dott.
Riccardo Ghio – Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di
Alessandria
ore 10.00 – la
disciplina sostanziale delle videoriprese come strumento di difesa incruento e
profili processuali connessi.
relatore: Avv.
Alessandro Torri del Foro di Genova
ore 10.45 – coffee break
ore 11.15 - L’impiego
della videosorveglianza per l’accertamento dei reati ambientali e la video
analisi.
relatore: Ing.
Luca Ceriani - E Net Solutions di
Gallarate
ore 11.45 – legittimità
nell’uso di filmati e foto per la contestazione di violazioni al codice della
strada
relatore: Dott.
Ezio Bassani – Comandante Polizia Municipale Serravalle Scrivia
ore 12.15 - assicurazione
obbligatoria: controlli e sanzioni tra regole vecchie e nuove
relatore:
Cataldo Loiacono – Comandante Polizia Municipale Montale (PT)
ore 13.30 - fine
lavori
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IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI
DATI PERSONALI
Vietato
riportare nella documentazione fotografica comprovante violazioni in materia di
circolazione stradale immagini di soggetti non coinvolti - Registro dei provvedimenti
n. 408 del 13 dicembre 2012
E’ successo
in un Comune veneto, ma poteva capitare a chiunque. La richiesta di accesso
agli atti è stata puntualmente evasa ma qualcosa non ha funzionato: infatti
nella documentazione rilasciata all’avente diritto era ben visibile la targa di
un altro veicolo non interessato dalla vicenda.
E allora il Garante è intervenuto
evidenziando che:
• al momento
dell'accesso da parte dell'interessato alle fotografie o alle immagini che
costituiscono fonte di prova per gli illeciti accertati "dovranno essere opportunamente
oscurati o resi comunque non riconoscibili i passeggeri presenti a bordo del
veicolo controllato" (par. 6.3)
• "le esigenze di riservatezza
personale escludono la possibilità di effettuare il rilevamento della velocità
con sistemi automatici, senza contestazione immediata della violazione, attraverso
la ripresa fotografica frontale del veicolo e la memorizzazione di immagini che
permettano di identificare le persone che vi si trovano a bordo. Un siffatto
tipo di accertamento, infatti, in quanto non indispensabile, si pone in
violazione alle norme in materia di riservatezza" (par. 6.4);
e,
ritenendo illecito il trattamento dei dati effettuato dal Comune di … omissis …
, nella parte in cui ha trasmesso al sig. … omissis …la documentazione
fotografica comprovante l'avvenuta violazione delle disposizioni in materia di
circolazione stradale, nella quale sono contenute anche dati personali relativi
a terzi:
1)
prescrive, ai sensi degli artt. 143, comma 1, lett. b), e 154, comma 1, lett.
c), del Codice, al Comune di … omissis … di mascherare per il futuro la porzione delle
risultanze video/fotografiche riguardante i soggetti non coinvolti
nell'accertamento amministrativo all'atto della relativa ostensione agli autori
delle violazioni delle disposizioni in materia di circolazione stradale;
2)
vieta, ai sensi degli artt. 143, comma 1, lett. c), e 154, comma 1, lett. d),
del Codice, al sig. … omissis …, ogni eventuale trattamento dei dati personali
riguardanti i soggetti non coinvolti nell'accertamento amministrativo,
contenuti nella documentazione fotografica comprovante l'avvenuta violazione da
parte sua delle disposizioni in materia di circolazione stradale, in ragione
dell'inutilizzabilità dei predetti dati personali derivante dall'illecita
comunicazione di tale documentazione fotografica da parte del Comune di …
omissis … accertata nel presente
provvedimento.
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MILANO - Sorpresi in due
a rubare un tombino: arrestati dalla polizia locale, sono accusati di averne
sottratti 237
Il Comune:
per i furti un danno da 30mila euro
Sono accusati di aver rubato 237 tombini a
Milano e la notte scorsa sono stati arrestati in flagranza di reato dagli
agenti della Polizia locale di Milano. Si tratta di due italiani, M.A., 60 anni
e B.R., di 47 sorpresi mentre rubavano dei tombini in via Canelli, alla periferia
del capoluogo lombardo. Il danno quantificato per il Comune è in tutto di
30mila euro. Dopo alcune segnalazioni e denunce a carico di ignoti che
risalivano a settembre per la sparizione di numerosi tombini, soprattutto nelle
strade della periferia est di Milano - spiega una nota - è iniziata l'attività
investigativa dell'Unità interventi speciali della Polizia locale. Sono stati
così ricostruiti i movimenti dei due uomini che a bordo di un furgone si
aggiravano nelle periferie della città durante la notte. Utilizzando un piede
di porco, asportavano i chiusini in
caricavano sull'autocarro per poi piazzarli sul mercato dove sarebbero
stati fusi per ricavarne lega di metallo. Ogni tombino fruttava ai due circa
trenta euro.
L'ARRESTO - La notte scorsa gli
agenti hanno sorpreso i due nelle vicinanze del parcheggio del cimitero di
Lambrate, mentre avevano appena preso cinque chiusini. Sono quindi scattati
l'arresto e il processo per direttissima. «Il furto dei tombini in ghisa
produce un danno economico all' Amministrazione ma soprattutto rappresenta un
pericolo per la viabilità e il passaggio dei cittadini - spiega Marco Granelli,
assessore alla Sicurezza e Coesione sociale, Polizia locale -. Per questo
l'esito dell'indagine condotta dalla Polizia locale rappresenta un successo». A
Milano i tombini sono circa 145 mila. ( fonte http://milano.corriere.it)
L’ANGOLO
DELL’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
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CORTE DI CASSAZIONE
PENALE
Sez. I, 18 aprile
2012, n. 14811
Inosservanza dei
provvedimenti dell’autorità
Invito a presentarsi
presso un ufficio di polizia finalizzato alla notifica di provvedimento
amministrativo - Inottemperanza - Configurabilità del reato - Esclusione
Fattispecie relativa all’invito
finalizzato a notificare un’ordinanza prefettizia di ritiro della patente. Non integra la contravvenzione di cui
all’art. 650 c.p. l’inottemperanza ad una convocazione della polizia, finalizzata
a rendere più agevole la notifica di un provvedimento legalmente dato
dall’autorità amministrativa. (Fattispecie relativa all’invito finalizzato a
notificare un’ordinanza prefettizia di ritiro della patente)