SULPL ALESSANDRIA NEWS
Periodico
di informazione tecnica, giuridica, sindacale e di attualità
per
gli operatori della polizia locale
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numero 46 – 29 aprile 2013
Chi all'onor suo manca un momento,
non vi ripara poi in anni cento
Sparatoria a Palazzo Chigi: feriti 2 carabinieri
L'attentatore: «Puntavo ai politici»
Il brigadiere Giangrande grave in prognosi riservata ma è «vigile e capisce». Letta: «Ognuno faccia il suo dovere»
Alessandria, 29.4.2013
Si era alzato di buon ora il
brigadiere, domenica mattina gli toccava un lavoro semplice e uscito di casa
aveva detto a sua figlia “ ci vediamo più tardi “. Si era vestito bene, come
faceva tutte le mattine per andare in servizio. Perché l’Arma è esigente e
vuole che siano tutti in ordine e lui, Giuseppe, ci teneva a quella divisa,
come tutti noi.
Non aveva fatto i conti con la
follia di un uomo che senza neppure avercela con lui domenica mattina alle
11.40 ha cambiato per sempre la sua vita, quella di sua figlia e quella di
tanti colleghi ed amici, sconvolti dalla notizia.
Le immagini che scorrevano su
tutte le televisioni erano impietose e mostravano l’impotenza di un uomo che
non è mai abbastanza preparato di fronte
alla imprevedibile follia umana.
In un attimo uno sparo,
Giuseppe è stramazzato a terra, sanguinante. Chissà cosa è passato per la mente
di Giuseppe in quei momenti interminabili, chissà se pensava a sua figlia, alla
moglie che se ne è andata a gennaio lasciandolo improvvisamente solo.
Maledetto lavoro, 1500 euro al mese non giustificano un
rischio cosi’ alto. Indossare una divisa oggi significa essere un bersaglio per
la rabbia, per la frustrazione della gente, arrabbiata ed incarognita contro lo
Stato, contro il potere politico che una divisa difende per 1500 euro a mese.
Non si può morire per 1500 euro
al mese, No, non si può morire per così poco e senza motivo, solo perché
indossi una divisa.
Solo il giorno prima un altro
ragazzo, Tiziano Della Ratta, appuntato dei carabinieri in servizio al nucleo
operativo della compagnia di Maddaloni, si era beccato due pallottole da un
certo Angelo Covato, un balordo di diciotto anni, ed ha pagato con la vita il
servizio che rendeva alla gente, alla
Città, alla Nazione. Anche lui per 1500 euro al mese.
Basta morti in divisa, occorre
rispondere con severità e determinazione a chi commette reati, per appagare il
sentimento di giustizia che ci pervade e per impedire ad altri di commettere
gli stessi errori. Per la Presidente della Camera,
l’On. Laura Boldrini "La violenza non può essere un opzione" e tutti
quanti noi ci associamo al suo pensiero ma ci consenta una riflessione:
per l'esercizio della giustizia deve esistere un codice che classifica i
comportamenti non ammessi nella comunità umana, e una struttura giudicante che
traduca il dettame della legge in una conseguente azione giudiziaria. Che deve
essere poi scontata per intero.
Poi forse
basteranno anche 1500 euro al mese, perché la dignità non ha prezzo.
“
Forza Giuseppe, tieni duro. Devi
vivere per tua figlia. Devi vivere per te e per tutti noi che ti siamo vicini ".
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